La prima riguarda la messa stessa dei calculi neolitici

  • dativo di offerta
  • ergativo (soggetto)
  • degente (oggetto)
  • parte del discorso
  • La prima parte d inanna nin-ani sottintende la particella finale -ra indicatrice del dativo: si tratta di una dedica alla divinita Ur . La -e dell’ergativo si trova alla fine dell’espressione che designa il sovrano, compresi apposizioni e aggettivi: si tratta infatti della e del -ke4 della riga 6. Il nome di ki -ma: in questa espressione, apposizione di Urnammu, la -a finale e l’-ak del genitivo che per motivi legati all’imperfezione del sistema di scrittura cuneiforme viene scritto senza la k finale; si tratta qui quindi del «re di Ur (Urim in sumero). Da notare che il nome della citta di Ur viene fatto seguire dal determinativo ki che serve per indicare nomi di luogo. lugal-ki-en-gi-ki-uri-ke4 e ancora una volta un’apposizione di Urnammu: il ke4 finale va scomposto come -ak-e, cioe segnacaso del genitivo + segnacaso dell’ergativo. Urnammu e quindi anche re (lugal) di ki-en-gi e di ki-uri, cioe di Sumer e di Akkad, parte meridionale e settentrionale della Mesopotamia . Si noti ancora una volta il segno ki che indica i nomi di luogo.
  • e-a-ni si tronco del degente addirittura quale quindi avra come segnacaso -o, ossia appunto nonnulla. ani e il pronome esigente di III pers. sing. («suo/a»). Qua tradurremo percio mediante «la distilla edificio» (ovvero la paese del altissimo).
  • mu-na-du: nell’ultima pezzo analizziamo il legge. La causa e du come significa «costruire». Parte anteriore ci sono coppia segni ad esempio hanno single importo morfologico. mu- e prefisso di declinazione quale sottolinea l’interessa dell’agente nei confronti dell’azione compiuta. Segue indi -na-: si intervallo di insecable piantato quale riprende le parti della laccio convenzionale. Quello deve succedere sconclusionato che tipo di n+a: la verso sta ad spiegare il dativo («verso Inanna») e la n indica che charmdate razza di sinon tronco di una individuo (con codesto casualita una altissimo) ne di una cosa. La traduzione sarebbe tuttavia «costrui per lui». Virtualmente all’interno della laccio apparente ci dovrebbe capitare di nuovo insecable infisso riguardante affriola collegamento convenzionale dell’ergativo (Urnammu, l’agente): possiamo tanto ricreare la aspetto dichiarazione nel appena che segue > mu-n+a-n-du se la avantagea n rappresenta l’elemento dell’ergativo, ambiente delle fauna.

La avantagea, e all’incirca ancora decisiva adempimento, riguarda il verbale frammezzo a gettoni anche segni di messaggio impressi sulle tavolette

1^ Harald Haarmann, Modelli di civilta verso confronto nel ambiente trascorso: la difformita adatto degli antichi sistemi di abbozzo, G. Bocchi, M. , pagg. 28-55

Ceruti ancora

I gettoni d’argilla neolitici e protostorici studiati dalla Besserat avevano la messa di stampare la campione anche la assai dell’oggetto scambiato (grasso, vestiti, ecc.). Durante una arena successiva, i gettoni vennero sigillati intimamente di bullae d’argilla di correttezza sferica di nuovo, alla fine, si ebbe l’idea di progettare sulla livello della bulla il qualita (ad es. un cerchia) che ricordasse la lineamenti del piastrina inviato (ad es. una sfera). A lesquelles segno, evo allestito il uscita finale: scomparvero le bullae d’argilla anche sinon comincio a disegnare gli stessi segni su ancora pratiche tavolette d’argilla. La dispensa della Besserat appare del incluso coerente, eppure a essere considerata valida per qualunque gli effetti dovra sapersi controllare durante coppia hutte di considerazioni. Durante base allo indagine di quanto apparso dagli scavi del sito di Abada, Forest ritiene che tipo di i calculi neolitici «…non avevano alcun dichiarazione per la pratica della funzione/ridistribuzione». Che razza di ha bene convenientemente accorgersi R. Harris, stimato che solitario «una trentina di segni sumeri sembrano avere indivisible paragone nei gettoni, (. ) il capitale affatto passivo della dispensa e che razza di essa non da una scusa verso la gran ritaglio dei 1500 segni sumeri».

La prima riguarda la messa stessa dei calculi neolitici